Casella di testo:             Collana Galerate
                   Nuovi Studi Storici
                                      “Libri da collezione”

COMPENDIO IN RIMA DEL “DON CHISCIOTTE”

Oggetto di molteplici e disparate interpretazioni critiche, il romanzo ha ispirato poeti, (notevole il “Don Chisciotti e Sanciu Panza” in dialetto siciliano di Meli, 1785—1786), musicisti (il poema sinfonico di Strauss, 1898), artisti (le immagini di Dorè e Daumier), registi cinematografici (celebre il “Don Chisciotte” di Pabst, 1933), senza dimenticare il dramma musicale di Messenet (1910).

La storia che mi dedico a rimare // è quella dell’audace Don Chisciotte, // che a legger sì fu avvezzo e a ragionare // di cavalieri e d’armi, giorno e notte …”  questo l’inizio del “Don Chisciotte” il capolavoro di Miguel De Cervandes Saavedra, questo l’inizio, per la precisione, del compendio dell’immortale libro che Emanuele Pisanello ha trasportato in rima.

Compendio per modo di dire, perché tale “adattamento” ha finito con il quantificarsi in 350 pagine, tre sortite, ovvero capitoli, come le ha chiamate l’autore, e oltre 150 sestine.

In questa straordinaria opera, Emanuele Pisanello ha riportato, in rime davvero coinvolgenti, gli episodi più significativi che hanno per protagonista Alonzo Chisciano (Don Chisciotte della Mancia), il fedele scudiero Sancio Panza, Dulcinea (la “Signora dei pensieri” di Don Chisciotte), il Duca e la Duchessa, il Baccelliere Carrasco, e così via.

Emanuele Pisanello ha raccontato, in sestine, con evidente simpatia, le gesta di un inguaribile sognatore in cerca di guai.  Preferibile, pare voler dire l’autore, a quei cavalieri tutti d’un pezzo, sempre pronti a menar fendenti, staccar teste e attaccar briga.

Di gente esaltata, e celebrata in brutte pagine di letteratura se ne è incontrata troppa nella storia.

Don Chisciotte antieroe è, invece, il primo personaggio moderno della letteratura mondiale. Uno come noi, spesso sconfitto, ma sognatore.  Personaggio che, d’altra parte, da oltre 400 anni fa sorridere bambini e adulti di tutto il mondo, il che non è cosa di poco conto.

L’ultima sestina, a conclusione del compendio in rima, così recita: “Si seppe solo che fu il baccelliere // a incidere del prode il necrologio: // Qui giace Don Chisciotte, cavaliere // che per integrità merita elogio. // Paladino operò nella stoltezza, // ma il motto denotò grande saggezza”.

Onore al merito di Emanuele Pisanello per aver offerto la possibilità di gustare in rima, con entusiasmo e partecipazione, le intriganti vicende contenute nell’intramontabile romanzo eroicomico spagnolo.